Manomissioni contatori, GAIA risponde a Confconsumatori

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Data aggiornamento pagina: 23-07-2024 alle ore : 09:30:58
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La gestione del servizio idrico operata da GAIA S.p.A. muove da obiettivi di tutela e salvaguardia delle utenze con maggiori difficoltà economiche.
Dallo stanziamento di un milione di euro per ogni bilancio di esercizio nel Fondo Utenze Disagiate del Gestore, che assiste le famiglie con basso reddito e le inserisce in percorsi di ascolto e sostegno, alle iniziative che incidono su una maggiore sostenibilità della tariffa per tutti gli utenti, come l'adozione di un Fondo per il finanziamento degli investimenti sostenuti, sono tanti gli elementi che confermano un impegno costante della Società verso gli interessi degli utenti e il sociale. A questo operato si aggiunge il lavoro degli sportelli al pubblico e dei tecnici, volto quotidianamente a favorire il dialogo con tutti gli utenti, in ascolto dei bisogni anche dei casi più complessi. Tuttavia, il recupero della morosità pregressa resta una azione inderogabile in capo al Gestore, a garanzia dell'equa distribuzione dei costi del servizio su tutti gli utenti, che non possono e non devono gravare esclusivamente sui cittadini che pagano regolarmente la bolletta.
Pertanto, in caso di morosità recidiva e soltanto dopo le dovute e consuete azioni di avviso di mancato pagamento, attraverso sms, lettere e raccomandate, il Gestore è tenuto, per quanto fino alla fine cerchi di evitare, a svolgere azioni di restrizione sulla fornitura, attraverso l'installazione di limitatori di flusso. 
 
Le limitazioni sulla fornitura sono segnalate dall'apposizione di un sigillo rosso sul contatore e una prova fotografica viene archiviata a testimonanianza dell'avvenuta restrizione. Se l'utente procede alla regolarizzazione dei pagamenti il contatore viene riaperto e viene apposto un sigillo verde.
Se successivamente all'operazione di limitazione della fornitura, a seguito dei controlli che GAIA svolge sulle utenze limitate, dovesse riscontrarsi la rimozione del sigilllo rosso, avvenuta senza autorizzazione e testimoniata sempre da prova fotografica, il Gestore provvede alla denuncia per manomissione e all'addebito della penale all'utenza.
Ricordiamo che la manomissione del contatore è un reato. La denuncia di GAIA è presentata contro ignoti, rimettendo all'Autorità Giudiziaria le valutazioni che le competono in ordine all'accertamento e all'imputabilità delle responsabilità. La penale di manomissione in bolletta è una somma dovuta in forza degli obblighi di custodia degli strumenti di misura gravanti a carico dell'utente, pertanto, indipendentemente dalle responsabilità penale relativa all'atto di manomissione.
Naturalmente ogni caso è distinto. In sede di contestazione da parte dell'Utente, anche nelle sedi conciliative alle quali il Gestore partecipa con senso di responsabilità e massima attenzione, resta sempre la disponibilità da parte di GAIA a prestare i propri tecnici per effettuare tutte le ulteriori verifiche richieste in relazione ai fatti descritti. In taluni casi, anche se sporadici (meno del 1%) si è proceduto a rimborsare la penale di manomissione perché riscontrata la non imputabilità della manomissione all'Utente, a riprova dell'assoluta trasparenza dell'operato del Gestore. In caso di dubbi o per chi si trovasse nella necessità di rivedere la situazione dei propri pagamenti, GAIA invita tutti gli utenti a mettersi in contatto con i propri uffici attraverso gli sportelli diffusi sul territorio o chiamando il numero verde 800-223377. Gli operatori sono a disposizione per risolvere qualsiasi problema.