"Sono per noi inaccettabili le affermazioni denigratorie, apparse sulla stampa questa mattina, sulla gestione pubblica del servizio idrico da parte di GAIA, e per il loro contenuto diffamatorio - ritenuto offensivo per gli organi di amministrazione e controllo, per gli oltre 570 dipendenti, per i 39 comuni soci e tutto il territorio gestito, che comprende 430 mila abitanti - saranno analizzate nelle sedi opportune. Le argomentazioni addotte, oltre che fondate su pregiudizi senza basi solide, risultano anche contraddittorie: da un lato, quando torna utile, la gestione pubblica di GAIA viene etichettata come 'carrozzone'; dall’altro, la gestione pubblica viene invocata come soluzione auspicabile, quasi fosse un deus ex machina da far calare dall'alto, ignorando che essa è già la forma di gestione dell'azienda verso la quale Geal deve confluire, una volta scaduti i termini per gli affidamenti del servizio idrico, stabiliti dal Decreto legislativo 152/2000. La solidità di GAIA è documentata dai bilanci certificati dagli organi di controllo e i suoi criteri di gestione e qualità sono valutati e monitorati dalle Autorità di regolazione.
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